Siamo davvero consapevoli di quanto l’alimentazione possa essere uno strumento di prevenzione per le malattie?
E quanto influenzi davvero il nostro stato di salute e benessere?
Un breve elenco di malattie derivanti da malnutrizioni vitaminiche ci ricorda la stretta connessione tra un buono stato nutrizionale e una buona salute e forma fisica:
- La carenza di vitamina E, dalla forte azione antiossidante e protettiva per le cellule, predispone allo sviluppo di tumori;
- La vitamina K è indispensabile per la coagulazione del sangue e la sua carenza può essere causa di emorragie;
- La carenza di vitamina B9 o acido folico per il feto durante la gestazione aumenta il rischio di malformazioni quali la spina bifida, e più in generale la carenza di vitamine del gruppo B causa confusione mentale, depressione e stanchezza;
- La carenza di vitamina C causa stanchezza, affaticamento, maggiore predisposizione alle infezioni, ma anche difficoltà di cicatrizzazioni e sanguinamenti gengivali;
- La carenza di vitamina A provoca difetti alla vista, di cui la cecità notturna può essere uno dei primi sintomi.
Ma anche l’apporto di minerali è strettamente collegato allo stato di salute: come sappiamo una carenza di calcio è uno dei fattori predisponenti per l’osteoporosi, la carenza di ferro per l’anemia, la carenza di iodio per gozzo e ipotiroidismo.
La lista è ancora lunga, ma l’obiettivo è quello di ricordare l’influenza e il ruolo da protagonisti di questi elementi, che possiamo e dobbiamo scegliere di introdurre quotidianamente con un’alimentazione corretta e bilanciata, per la salute e la prevenzione di malattie fisiche e psichiche, o contrariamente per predisporre a patologie nel caso siano in carenza.
Rientrano in un’alimentazione equilibrata come strumento di prevenzione anche la qualità e la quantità degli alimenti.
Nel caso della qualità è importante scegliere il più possibile vegetali freschi, locali e di stagione, pesce pescato, animali e derivati non da allevamento intensivo.
Per quanto riguarda la quantità ricordiamoci che l’obesità è una patologia quanto l’iponutrizione.
Quindi è forse più chiaro adesso quanto quello che decidiamo di introdurre nel nostro organismo dalle tre alle cinque volte al giorno, la sua quantità e qualità, sono una delle strategie più grandi in nostro potere per influenzare positivamente la nostra salute: impegniamoci al massimo ad utilizzarla quotidianamente come strumento di prevenzione.